Recupero Semi

Il recupero del germoplasma vegetale per la Banca del Germoplasma prevede, come prima attività, la raccolta del materiale genetico. Questa è una fase estremamente delicata e, pertanto, va pianificata e seguita con cura. Le attività di recupero prevedono diverse fasi. Dopo aver acquisito tutte le informazioni sull'ecotipo oggetto di recupero e sulla sua distribuzione in natura, si procede alla scelta delle aree di campionamento ponendo attenzione ai parametri ambientali (latitudine, altitudine, clima, habitat, etc.) e alla loro biodiversità. Dopo l'analisi preliminare dell'areale, si procede alla scelta della metodologia di raccolta più idonea rispettando la variabilità genetica presente nel luogo di campionamento. La metodologia scelta, inoltre, relaziona l'ambiente alla Banca. Le popolazioni raccolte devono essere "geneticamente distinte", non coltivate e auto disseminate. Ogni campione di semi raccolto dovrebbe essere espressione di un determinato habitat e possedere, quindi, la capacità di essere facilmente reintrodotto nel luogo di origine o in altri siti compatibili. Teoricamente, questo scopo verrebbe generalmente raggiunto campionando un numero di individui non inferiore al 50 % della popolazione presente ma, per assicurare che la popolazione naturale non venga danneggiata da una raccolta eccessiva, si tende a prelevare non più del 20% dei semi disponibili. In generale, le popolazioni di un determinato ambiente che presentano un'alta diversità sono geneticamente più eterogenee e, pertanto, devono essere campionate in maniera più ampia. Al fine di individuare il momento giusto per la raccolta, può essere utile effettuare la rottura di qualche seme per osservarne le condizioni interne. La presenza di tessuti turgidi, sani e del colore tipico della specie, confermeranno la maturità del materiale e l'opportunità di proseguire l'operazione. Questa operazione è importante se si considera che la vitalità dei semi è strettamente legata alla loro qualità al momento della raccolta. Questa fase della raccolta dovrebbe essere effettuata il più vicino possibile alle condizioni ottimali, e cioè quando i semi sono maturi, ancora sulla pianta e quasi pronti alla naturale dispersione. La quantità giusta di semi vitali da raccogliere dovrebbe essere tale da consentire di: - conservare a lungo termine nella Banca del Germoplasma un campione rappresentativo della popolazione; - avviare i test di germinazione e di vitalità ed effettuare per diversi anni il monitoraggio della vitalità; - destinare parte della collezione alla duplicazione della stessa e per la validazione dei protocolli di germinazione da altre Banche e/o Centri di Ricerca. Il materiale genetico raccolto in campo e corredato delle relative schede di raccolta, sarà infine consegnato alla Banca per venire registrato, analizzato, selezionato e trattato, prima di entrare a far parte della collezione. 11 germoplasma raccolto in campo deve essere conservato in contenitori traspiranti (sacchetti in cotone, tela o nylon) che devono essere etichettati sia all'interno che all'esterno e vanno chiusi con cura. Inoltre, per la spedizione delle accessioni bisognerebbe imballare i semi solo poco prima della spedizione, allegando tutti i dettagli inerenti l'accessione. Tutte queste operazioni sono state pianificate secondo il Manuale APAT, 37/2006, e quanto previsto dalla Banca del Royal Botanic Gardens di Kew.

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